Bcc Roma, aumento dell’utile netto grazie ai prestiti

bcc-romaIl rendimento di alcuni istituti creditizi è determinato, nell’ultimo periodo, anche da diverse acquisizioni strategiche finalizzate ad una crescita economico-finanziaria a tutto tondo, indirizzata specialmente alla definizione di trend positivi legati al ricevimento e all’emissione di specifici strumenti finanziari.

Oltre a soddisfare le esigenze di una clientela sempre più ampia, quindi, banche ed istituti creditizi si pongono obiettivi prospettici di carattere economico-finanziario per consolidare la propria posizione all’interno del loro mercato di riferimento, e scongiurare il verificarsi di eventuali criticità che, in passato, hanno deteriorato le fondamenta di realtà a dir poco affermate.

Un istituto creditizio che ha riscontrato un rendimento a dir poco performante è la Bcc di Roma, la quale ha chiuso i primi nove mesi del 2015 con un quantitativo di prestiti alla clientela equivalenti a circa 5,9 miliardi di euro, facendo così registrare un aumento del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, e in completa antitesi con una media nazionale che non va oltre lo 0,2%.

Questa crescita imponente rappresenta un punto di eccellenza per il sistema bancario italiano, troppo spesso vittima di continui ribassi percentuali che penalizzano la reale portata di quei servizi destinati ai consumatori.

Quest’ottimo risultato ha dato il via ad un aumento dei margini d’interesse della Bcc di Roma attestatosi sui 126,4 milioni di euro (+3,4%), mentre il margine di intermediazione è passato ad un altisonante 180,1 milioni. Tra gennaio e settembre, la quota dell’utile netto è di 182 milioni; l’incidenza dei crediti in sofferenza sugli impieghi lordi è stata pari al 3,9%.

Questi dati dimostrano, ancora una volta, che il settore dei finanziamenti è un asset cruciale per le banche. La nostra aspettativa per il prossimo anno è quella di vedere un aumento considerevole dell’erogazione di prestiti personali e di mutui a tutto beneficio dei consumi e, di conseguenza, dell’intero ciclo economico del paese.

Il vero motore, infatti, saranno i tassi di interesse che, se mantenuti sui valori attuali potranno attirare sia i privati che le aziende. Oggi, infatti, i migliori prestiti personali vengono erogati con tassi di interesse prossimi al 7%, ossia circa 3 punti percentuali in meno dei tassi medi del 2014.

Lo stesso dicasi dei mutui (non a caso le compravendite di immobili sono letteralmente esplose quest’anno, seppur ancora lontanissime dai picchi del periodo d’oro) i cui tassi di interesse sono, oggi, molto interessanti specialmente sul tasso fisso. Meno conveniente, a nostro avviso, il tasso variabile anche in virtù del fatto che sul lungo periodo i tassi sarebbero destinati, inevitabilmente a salire.

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