Mutui Inpdap/Inps per prima casa

Cosa sono i mutui inpdap e come possono aiutarti ad acquistare un immobile come prima casa? Da qualche tempo a questa parte l’INPS offre la possibilità di richiedere direttamente presso l’Istituto un mutuo ipotecario per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione della prima casa, a meno che non sia considerata un immobile di lusso.

Questa possibilità è limitata ai lavoratori dipendenti pubblici e statali, iscritti alla Gestione Unitaria con un minimo di anzianità di servizio. Le condizioni agevolate ed i tassi d’interesse convenzionati, rendono questo mutuo un’ottima opportunità per accedere ad un prestito con costi inferiori alla media di mercato.

Ora andremo a vedere quali lavoratori possono richiederlo, per quali tipologie di immobili e a quali condizioni contrattuali, riportando quali sono le agevolazioni per l’anno in corso.

Chi può richiedere un mutuo prima casa Inpdap?

mutuo-inpdap-prima-casaPossono richiedere un mutuo ipotecario presso l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, i lavoratori dipendenti pubblici e statali ed i pensionati iscritti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali.

Per i lavoratori dipendenti è necessario avere un contratto a tempo indeterminato, con un’anzianità di servizio di almeno un anno comprensiva anche dei periodi passati con un contratto di lavoro a tempo determinato.

Requisiti mutuo inpdap

I requisiti per poter richiedere un mutuo prima casa sono che l’immobile sia libero, non gravato da ipoteche, non di lusso considerando nella planimetria anche box, cantine e soffitte, sul territorio italiano e che vi si trasferisca la residenza del proprio nucleo familiare.

Non bisogna essere proprietari di altri immobili a meno di averne una percentuale pari o inferiore al 50%, né averne ereditati da almeno 5 anni con diritto di usufrutto o abitazione.

È possibile inoltre rientrare nei requisiti per l’accesso a tali mutui nel caso la propria abitazione sia stata dichiarata inagibile a causa di calamità naturali, o che sia stata sottoposta a provvedimenti giudiziali per separazione tra coniugi con assegnazione all’altro partner.

È possibile anche richiedere un mutuo INPS prima casa per rilevare le quote di altri di un immobile, per ottenerne la piena proprietà adibendola a prima abitazione. Oppure nel caso si possegga un altro immobile a più di 150 km di distanza da quello interessato, che deve essere indicato come abitazione di residenza.

COSA È POSSIBILE COMPRARE?

Con i mutui ipotecari offerti dall’INPS è possibile comprare un immobile non considerato di lusso da destinare alla residenza dell’iscritto e delle sua famiglia, anche per quanto riguarda le assegnazioni da società cooperative o la costruzione, l’ampliamento o il completamento di un immobile sito su un terreno di proprietà.

Oppure è possibile richiederlo per ristrutturazioni edilizie, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria o di ampliamento dell’immobile di residenza non iscritto in comproprietà.

Inoltre è possibile acquistare o costruire un box o un posto auto lontano massimo 500 metri dall’abitazione di residenza dell’iscritto e del proprio coniuge, non iscritto in comproprietà.

Quanto posso chiedere con un mutuo inpdap?

Con i mutui ipotecari INPS è possibile richiedere fino ad un massimo di 300.000€ per l’acquisto della prima abitazione, fino a 150.000€ e comunque non più del 40% del valore dell’immobile per gli interventi di ristrutturazione, e fino a 75.000€ per l’acquisto o la costruzione di box o posti auto.

L’importo del mutuo per l’acquisto per non può superare il 100% del valore dell’immobile, a parte un bonus fino a 6.000€ per le spese legate alla sottoscrizione di prodotti assicurativi volti a tutelare l’immobile ed il finanziamento.

QUAL È LA DURATA DEL RIMBORSO ED IL TASSO D’INTERESSE?

Per tutte le persone con un’età inferiore ai 65 anni la durata possibile del mutuo ipotecario può essere di 10, 15, 20, 25 o 30 anni massimo, mentre per chi al momento della domanda avesse già compiuto 65 anni la durata massima ottenibile è di 15 anni.
Il piano di ammortamento viene calcolato in base al sistema alla francese, attraverso il conteggio di rate semestrali e posticipate, con un tasso di interesse che può essere fisso o variabile.

Trascorsi due anni dall’inizio del mutuo è possibile passare da un tasso d’interesse fisso ad uno variabile o viceversa una sola volta nell’arco del finanziamento. I costi fissi del mutuo sono una commissione dello 0,50% dell’importo erogato per le spese di amministrazione, la perizia, le spese notarili, le spese di iscrizione dell’ipoteca e quelle legate ai costi assicurativi.

I tassi d’interesse vengono ricalcolati periodicamente dall’Istituto di previdenza sociale ogni sei mesi. Attualmente vengono concessi mutui a tasso fisso con un TAN del 2,95%, mentre quelli a tasso variabile hanno un tasso composto dall’Euribor a 6 mesi calcolato al 30 di Giugno o al 31 di Dicembre del semestre precedente, più uno spread di 2 punti.

COME PRESENTARE LA DOMANDA INPDAP?

Le domande per i mutui devono essere presentate esclusivamente online sul sito dell’INPS, complete di tutta la documentazione necessaria richiesta ed attraverso tre finestre temporali, dal primo al dieci di Gennaio, dal primo al dieci di Maggio e dal primo al dieci di Settembre.

Sul sito dell’INPS è possibile compilare la domanda direttamente online, inserendo tutti i dati relativi al richiedente, all’eventuale cointestatario, al tipo di mutuo e di immobile, al nucleo familiare e caricando alla fine tutti gli allegati richiesti.

COME PAGARE LE RATE DEL MUTUO?

Il pagamento delle rate del mutuo ipotecario deve essere effettuato tramite bollettini MAV precompilati, presso un qualsiasi ufficio postale o agenzia bancaria. I Mav sono reperibili direttamente sul sito dell’INPS, accedendo all’area riservata attraverso il proprio nome utente ed il codice PIN.

Per poter procedere alla stampa del modulo MAV è necessario inserire oltre al proprio codice PIN anche il proprio codice fiscale, per garantire agli utenti la massima sicurezza possibile.

Rinegoziare un mutuo inpdap prima casa

In alcuni casi specifici è possibile sospendere il mutuo e rinegoziarlo per quanto riguarda la parte mancante da rimborsare. Le cause sono per morte o malattia grave invalidante del mutuatario, perdita involontaria del posto di lavoro, eventi eccezionali legati a calamità naturali e situazioni che portano all’impossibilità di pagare le rate senza che né il mutuatario né il coniuge ne risultino responsabili.
Inoltre in caso di decesso del titolare del mutuo, sia il coniuge che i figli possono volontariamente richiederne la portabilità, conservando le stesse condizioni contrattuali.

ESISTE UNA GRADUATORIA?

Ogni 4 mesi vengono stanziati i fondi a disposizione dell’INPS per la concessione di mutui ipotecari e, a seconda della richiesta, le domande verranno inserite in una graduatoria.

Questa graduatoria viene redatta tenendo presente la composizione del nucleo familiare, con un’assegnazione di 5 punti per ogni componente, 8 per i componenti portatori di handicap e 3 punti in caso di matrimonio del richiedente da meno di 3 anni.
Un altro aspetto fondamentale è il reddito familiare, con l’assegnazione di 30 punti per i redditi fino a 25.000€, 24 per quelli tra 25 e 35.000€, 18 per quelli tra 35 e 45.000€, 12 punti per quelli tra i 45 ed i 55.000€, 6 per quelli tra i 55 ed i 65.000€ e zero per i redditi eccedenti i 65.000€.

Altri fattori determinanti la graduatoria sono l’anzianità d’iscrizione alla Gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie, e l’ordine cronologico delle domande.

CONCLUSIONI

I mutui ipotecari offerti dall’INPS per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili destinati all’abitazione di residenza, sono un’ottima opportunità per tutti i lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato iscritti alla Gestione unitaria.
Oltre ad ottenere condizioni agevolate e tassi d’interesse convenzionati, non sono necessarie garanzie aggiuntive a quelle derivanti dal proprio lavoro dipendente.

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