Prestiti cartolarizzati: cosa sono e come funzionano
Il mondo dei finanziamenti online è estremamente variegato ed esistono una moltitudine di prodotti che vanno a soddisfare delle esigenze specifiche. Quante volte, ad esempio, si è sentito parlare di crediti cartolarizzati, mutui cartolarizzati e prestiti cartolarizzati, ma cosa significa questo? Che rischi si corrono ad incappare in questo tipo di strumenti finanziari?
Cerchiamo di scoprire di più in questa guida in cui andremo a spiegare come funzionano le dinamiche della cartolarizzazione e di come questa venga applica al mondo dei prestiti personali, in funzione delle norme attualmente in vigore in Italia.
Cartolarizzazione
Innanzitutto iniziamo con lo spiegare che cos’è la cartolarizzazione. Questa consiste nella trasformazione di crediti detenuti e da riscuotere nel tempo, come mutui e finanziamenti concessi dalle banche, in titoli vendibili sul mercato. Si tratta di un procedimento finanziario ai limiti del contorsionismo, molte volte finito sotto le luci dei riflettori in seguito alla nascita di situazioni estreme, ma che rientra nella legalità delle operazioni finanziarie.
Con la cartolarizzazione, per le persone che detengono mutui e prestiti presso l’istituto che la mette in pratica, non cambia nulla a livello di condizioni contrattuali, mantenendo la stessa situazione antecedente la cartolarizzazione.
A cambiare è per l’istituto che l’ha effettua, la possibilità di liquidare posizioni pendenti e raccogliere denaro contante per effettuare altri tipi di investimenti. A seconda dell’affidabilità della banca emittente delle cartolarizzazioni, e del rating dei suoi prodotti, queste assumono un valore o meno sul mercato.
Per cartolarizzazioni di non sicura affidabilità, è possibile per l’istituto finanziario che le compra, richiedere una copertura assicurativa, a garanzia dell’investimento. Come abbiamo già accennato, per il debitore non cambia nulla, né le condizioni contrattuali, né il rapporto da intrattenere.
In qualsiasi caso di problema, il rapporto del debitore rimane con l’istituto di credito che ha concesso il muto o il prestito. Per quanto riguarda l’istituto che acquista le cartolarizzazioni invece, questo può scegliere una società che si occupi di vigilare sul rientro dei crediti, nei limiti previsti dalla legge.
Prestiti cartolarizzati in Italia
In Italia, i prestiti cartolarizzati sono emessi da Unicredit e da Santander. Per quanto riguarda Unicredit, l’istituto bancario effettua regolarmente operazioni di cartolarizzazioni di mutui, prestiti a privati e finanziamenti ad imprese, facendone tempestiva comunicazione ai propri clienti, qualora i prodotti finanziari da loro sottoscritti fossero fatti oggetto di questo tipo di operazione.
I clienti Unicredit possono stare tranquilli, in quanto il rapporto intrattenuto con la banca rimane invariato, e solo nel caso di insolvenze e mancati pagamenti, è possibile venire in contatto con le agenzie del recupero crediti, scelte dal compratore delle cartolarizzazioni.
Nel caso di Santander, la maggior parte delle cartolarizzazioni effettuate riguarda prestiti personali per l’acquisto di auto, 54% e per finalità personali 46%. In entrambi i casi, è possibile andare sui siti dei due gruppi, e consultare l’elenco completo delle cartolarizzazioni effettuate, con tutte le indicazioni di legge, i compratori ed i gestori, nella più totale trasparenza e legalità. In conclusione, la cartolarizzazione spesso è molto importante per le banche, che acquisiscono liquidità utile per muovere l’economia e procedere con altri tipi di operazioni.
Per i clienti di solito non cambia quasi nulla, a meno che di non trovarsi in situazioni anomale, come quelle che hanno portato alla crisi finanziaria del 2012, quando molte banche rilasciarono mutui e prestiti con facilità, solo per aumentare i volumi delle cartolarizzazioni. Questo causò un crollo del mercato e la perdita di case, terreni e mezzi privati, per tutte quelle persone che non erano poi in grado di ripagare il debito contratto senza garanzie reddituali.
In questi casi, le rigide norme italiane e la necessità di fornire garanzie in regola con le proprie richieste di finanziamento, sono la garanzia migliore per l’emissione di cartolarizzazioni bancarie di qualità e sicure.
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