Prestiti per dipendenti ospedalieri
I lavoratori dipendenti di ospedali ed ASL sono da considerarsi come lavoratori pubblici, e proprio per questo possono accedere a tutta una serie di prestiti convenzionati a condizioni agevolate. Tra le varie forme di prestito troviamo la cessione del quinto, il prestito personale ed i prestiti INPS ex INPDAP, a seconda delle proprie necessità e della propria situazione finanziaria.
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Ora andremo a vedere quali sono le caratteristiche di questi prestiti e soprattutto quali i vantaggi per i lavoratori dipendenti ospedalieri e delle ASL, riportando alla fine qualche esempio sui prestiti più vantaggiosi.
Contenuti
CESSIONE DEL QUINTO DIPENDENTI OSPEDALIERI
Lo strumento più usato in assoluto è la cessione del quinto, un particolare prestito personale non finalizzato per il quale non è necessario indicarne la finalità.
Questo prestito è caratterizzato dal pagamento delle rate che avviene tramite trattenuta diretta sullo stipendio da parte del proprio datore di lavoro, previo accordo tra le parti. L’importo richiedibile varia in base alla rata mensile, che non può superare 1/5 dello stipendio per una durata massima di 120 mesi.
Il tasso d’interesse è fisso e nel costo del prestito viene inserita una polizza assicurativa obbligatoria sulla vita e contro l’eventuale perdita del lavoro. In caso di estinzione anticipata del prestito è necessario pagare una commissione dell’1% dell’importo rimanente da rimborsare.
Essendo i dipendenti ospedalieri dei dipendenti pubblici, moltissime banche e finanziarie erogano prestiti tramite la cessione del quinto con tassi d’interesse convenzionati inferiori alla media di mercato, e con condizioni agevolate, come ad esempio Unicredit che prevede il costo dell’assicurazione obbligatoria completamente a carico della Banca.
Inoltre la natura stessa della cessione del quinto fa si che questo prestito sia richiedibile anche in caso di protesti, pignoramenti o segnalazioni come cattivi pagatori al Crif o anche con altri prestiti in corso.
Per richiedere la cessione del quinto è necessario presentare il proprio documento d’identità, il codice fiscale e la busta paga, senza bisogno di fornire ulteriori garanzie. Per ottenere la cessione del quinto bisogna essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato ed avere un’anzianità di servizio di almeno due mesi o, nel caso di un contratto a tempo determinato, è necessario che questo abbia una scadenza superiore o pari a 36 mesi e che la durata del prestito non superi questo limite.
IL PRESTITO DELEGA
I lavoratori dipendenti possono inoltre richiedere la Delega di pagamento, con la quale è possibile aumentare l’importo richiesto tramite la cessione del quinto, fino ad un massimo della rata mensile del 40% dello stipendio netto.
Il pagamento delle rate avviene sempre tramite trattenuta diretta sullo stipendio da parte del proprio datore di lavoro ed è obbligatorio sottoscrivere una polizza assicurativa sulla vita e contro la perdita del lavoro. La durata massima è di 120 mesi ed il tasso d’interesse è fisso per tutto il rimborso del prestito. È sempre possibile estinguere anticipatamente il prestito pagando una commissione dell’1% dell’importo rimanente ed è richiedibile anche con problemi legati ai pagamenti.
Per ottenere il prestito delega o la delega di pagamento bisogna presentare il proprio documento d’identità, il codice fiscale e l’ultima busta paga, ed essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato con un’anzianità di servizio di almeno due mesi.
PRESTITO PERSONALE LAVORATORI OSPEDALIERI
Tutti i dipendenti ospedalieri possono richiedere anche un classico prestito personale, finalizzato o non. Nel primo caso però come per i prestiti per l’acquisto dell’automobile nuova o usata, per le ristrutturazioni o l’acquisto di elettronica è possibile riuscire ad ottenere delle condizioni più favorevoli e dei tassi d’interesse più bassi.
Con i prestiti personali a differenza della cessione del quinto non si è vincolati al 20% della rata mensile, quindi solitamente è possibile riuscire ad ottenere degli importi più elevati, a seconda della valutazione dell’istituto di credito.
Le durate possono andare dai 12 ai 120 mesi massimo e di norma viene richiesto un conto corrente bancario per appoggiare l’addebito delle rate mensili. Il tasso d’interesse è fisso e varia in base alla finalità del prestito, alla banca erogatrice ed alla richiesta effettuata in base al proprio reddito.
Con i prestiti personali è meglio non avere situazioni di protesti o pignoramenti, nei quali casi ci si potrebbe veder rifiutare il prestito. Per richiederlo è necessario presentare il proprio documento d’identità, il codice fiscale e l’ultima busta paga.
Alcuni istituti di credito possono richiedere della documentazione aggiuntiva, come un estratto conto bancario o il CUD, oppure richiedere più garanzie come ad esempio il TFR a garanzia del prestito o la firma di un garante, soprattutto in caso di contratti a tempo determinato.
PRESTITI INPS ex INPDAP DIPENDENTI OSPEDALIERI
I dipendenti ospedalieri possono accedere ai prestiti convenzionati INPS della gestione ex INPDAP, previa iscrizione alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Questi prestiti si caratterizzano per dei costi inferiori rispetto a quelli di mercato e con una serie di condizioni agevolate.
PRESTITI PLURIENNALI DIRETTI
Possono richiedere direttamente presso l’INPS un prestito pluriennale diretto, i dipendenti ospedalieri con un contratto di lavoro a tempo indeterminato ed un’anzianità di servizio di almeno 4 anni, oppure i lavoratori dipendenti a tempo determinato con un contratto di almeno 36 mesi e vincolando il TFR a garanzia del prestito.
La durata di questi prestiti può avere due scadenze, a 60 mesi o a 120, mentre il tasso d’interesse nominale è del 3,5%, con uno 0,5% per le spese di amministrazione e di gestione più un’aliquota variabile per il Fondo rischi, che può andare dallo 0,17% al 2,28% a seconda della durata del prestito e dell’età del richiedente.
Per richiederlo è necessario effettuare una richiesta online direttamente sul sito dell’INPS, tramite l’area riservata ed il proprio codice PIN, allegando un certificato di sana e robusta costituzione.
I prestiti pluriennali diretti possono essere rinnovati dopo due anni dall’inizio del pagamento delle rate per quanto riguarda i prestiti a cadenza quinquennale, e dopo quattro anni per quelli a cadenza decennale.
PICCOLI PRESTITI INPS
I dipendenti ospedalieri possono anche richiedere presso l’INPS un piccolo prestito, per far fronte a delle urgenze e nel caso siano iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Si tratta di piccoli prestiti che possono andare da una fino ad un massimo di otto mensilità, con un tasso d’interesse massimo del 4,25% più uno 0,5% per le spese di amministrazione ed un’aliquota per il Fondo rischi, che può andare dallo 0,17% all’1,20%.
Gli importi richiedibili variano in base alla durata del prestito ed alla presenza o meno di ulteriori prestiti in corso, senza i quali è possibile richiedere fino a due mensilità rimborsabili in 12 mesi, fino a quattro mensilità rimborsabili in 24 mesi, fino a sei mensilità rimborsabili in 36 mesi e fino a otto mensilità rimborsabili in massimo 48 mesi.
Per richiedere un piccolo prestito INPS è necessario effettuare la richiesta online sul sito dell’Istituto attraverso l’area riservata con il proprio codice PIN, compilando l’apposito modulo.
CONCLUSIONI
I dipendenti ospedalieri e delle ASL sono a tutti gli effetti dei dipendenti pubblici, e come questi possono usufruire di moltissimi strumenti per ottenere prestiti a condizioni agevolate e tassi d’interesse convenzionati.
A seconda delle necessità, di problemi passati con i pagamenti o della situazione contrattuale è possibile scegliere tra la cessione del quinto, la delega di pagamento, il prestito personale anche online ed i prestiti convenzionati INPS ex INPDAP.
Sia che ci si rivolga all’INPS o no questi, i dipendenti ospedalieri possono ottenere anche da banche e finanziarie particolari condizioni agevolate, sia per quanto riguarda i tassi che i costi legati al prestito.
Comunque per qualsiasi dubbio è possibile andare sul sito dell’INPS, entrare nell’area riservata tramite il codice PIN ed effettuare il calcolo del prestito, o inserendo l’importo desiderato, oppure tramite la rata mensile o inserendo la propria data di nascita e l’importo netto dello stipendio.
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