Prestiti personali per dipendenti esercito

Il personale dell’Esercito Italiano, e più in generale delle forze armate, può accedere a particolari prestiti concessi a condizioni agevolate, con tassi d’interesse inferiori alle medie di mercato e minori costi fissi. È possibile richiedere sia normali prestiti personali agevolati, sia prestiti tramite la cessione del quinto, quest’ultimi richiedibili anche se protestati, pignorati o segnalati ai Crif come cattivi pagatori.

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Inoltre il personale dell’Esercito Italiano può accedere ai prestiti agevolati ex-Inpdap oggi gestiti dall’Inps, divisi tra piccoli prestiti e prestiti pluriennali, diretti o garantiti.

Prestiti personali agevolati per personale Esercito Italiano

In caso facciate parte dell’Esercito Italiano e non abbiate problemi legati ai pagamenti come protesti o segnalazioni ai Crif, potete richiedere un prestito personale agevolato direttamente presso banche e finanziarie. È possibile richiedere un prestito personale finalizzato, per esempio per l’acquisto dell’automobile o per una ristrutturazione edilizia, o non finalizzato. In caso di richiesta di prestito finalizzato è possibile usufruire di condizioni contrattuali più vantaggiose, ma il prestito sarà legato alla documentazione di spesa presentata.

Normalmente con i prestiti personali è possibile richiedere fino a 60.000€, rimborsabili da 12 a 120 mesi a tasso fisso, presentando la propria busta paga, il documento d’identità ed il codice fiscale.

In alcuni casi possono essere richiesti documenti aggiuntivi come estratti conto bancari, la firma di un garante o di un coniuge, il TFR a garanzia del prestito o le utenze domestiche intestate a proprio nome.

Cessione del quinto Esercito e forze armate

Il personale dell’Esercito Italiano può richiedere in alternativa ai normali prestiti personali la cessione del quinto, un particolare prestito personale non finalizzato vincolato alla cessione della quota cedibile, che non può superare il 20% dello stipendio netto mensile.

Proprio per questo la cessione del quinto è richiedibile anche se pignorati, protestati o segnalati ai Crif. Gli importi richiedibili sono vincolati alla quota cedibile, mentre la durata del prestito può andare dai 12 ai 120 mesi ed il tasso d’interesse è fisso per tutta la durata.

In caso di estinzione anticipata è necessario pagare una commissione dell’1% dell’importo rimanente. La documentazione necessaria è il proprio documento d’identità, il codice fiscale e l’ultima busta paga.

Piccoli prestiti Inpdap per dipendenti delle forze armate

Il personale dell’Esercito Italiano iscritto alla gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie, può richiedere presso l’Inps dei piccoli prestiti senza motivazione. Si possono richiedere fino a 8 mensilità rimborsabili in 48 mesi, con un tasso convenzionato del 4,25%, più uno 0,5% per le spese di amministrazione dell’Inps ed un’aliquota per il Fondo Rischi, che può andare dallo 0,17% all’1,20% a seconda dell’età del richiedente e della durata del prestito.

Il pagamento del prestito avviene sempre tramite cessione del quinto e trascorsa la metà della durata del rimborso è possibile richiederne il rinnovo. Per richiedere un piccolo prestito bisogna avere un contratto a tempo indeterminato, oppure un contratto a tempo determinato di almeno 36 mesi e vincolare il proprio TFR a garanzia del prestito. Le domande dei prestiti personali inpdap online vanno presentate per via telematica all’Inps tramite l’Amministrazione d’appartenenza.

Finanziamenti pluriennali diretti per dipendenti esercito

In caso di necessità maggiori è possibile richiedere sempre presso l’Inps un prestito pluriennale diretto, per motivazioni personali o familiari o per l’acquisto della prima casa. In questo caso bisogna essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie da almeno 4 anni ed essere in servizio da almeno 48 mesi.

Si tratta di prestiti vincolati alla cessione del quinto, richiedibili anche se protestati, pignorati o segnalati ai Crif come cattivi pagatori. La durata del prestito può essere di 60 o 120 mesi, mentre il tasso d’interesse nominale è del 3,5%, più uno 0,5% per le spese d’amministrazione dell’Inps ed un’aliquota variabile, dallo 0,96% al 2,28% a seconda della durata del prestito e dell’età del richiedente.

Trascorsi due anni per i prestiti a 60 mesi e 4 per quelli a 120 mesi è inoltre possibile richiederne il rinnovo. Le domande devono essere presentate tramite l’Amministrazione di competenza all’Inps per via telematica.

Prestiti pluriennali garantiti

Non presso l’Inps ma presso banche e finanziarie convenzionate, il personale dell’Esercito Italiano, così come quello degli enti ministeriali, può richiedere prestiti con la cessione del quinto a condizioni agevolate ma con la garanzia dell’Inps in caso di morte, cessazione dal servizio senza diritto alla pensione o riduzione dello stipendio. Per richiederli bisogna essere iscritti alla gestione unitaria da almeno 4 anni ed essere in servizio effettivo.

La durata può essere di 60 o 120 mesi, mentre al tasso d’interesse nominale applicato dall’istituto bancario bisogna aggiungere lo 0,5% per le spese di amministrazione dell’Inps, più un contributo per il Fondo Rischi dell’1,5% pe i prestiti a 60 mesi, mentre per quelli a 120 mesi il contributo è del 3%.

Conclusioni

Il personale dell’Esercito Italiano può usufruire di numerose possibilità per accedere a prestiti agevolati a tassi d’interesse vantaggiosi, sia come prestiti personali che come cessioni del quinto richiedibili anche se protestati o pignorati. Inoltre possono richiedere anche prestiti direttamente presso l’Inps, come piccoli prestiti o prestiti pluriennali, a tassi d’interesse inferiori alle medie di mercato.

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