Prestiti personali Forze Armate
Il personale delle Forze Armate può richiedere prestiti personali agevolati, sia presso banche e finanziarie convenzionate sia direttamente presso l’Inps, grazie ai prestiti Inpdap per gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie. Anche in caso di problemi con i pagamenti come protesti, pignoramenti o segnalazioni ai Crif, le Forze Armate possono usufruire di prestiti agevolati tramite la cessione del quinto.
Andiamo a vedere tutte le caratteristiche di questi prestiti, i costi e le agevolazioni disponibili.
Contenuti
Prestiti agevolati personale Forze Armate: Chi può richiederli
I prestiti agevolati per il personale delle Forze Armate possono essere richiesti da tutto il personale civile e militare dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica, della Polizia Penitenziaria e dei Vigili del Fuoco.
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Possono accedervi i dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, ed anzianità di servizio di almeno 3 mesi. I lavoratori dipendenti di questi Corpi ma con contratto a tempo determinato, possono richiedere anch’essi prestiti agevolati, purché la durata non superi quella del contratto di lavoro e vincolando il proprio TFR a garanzia del prestito.
La documentazione necessaria ed aggiuntiva
La documentazione necessaria per richiedere questi prestiti è l’ultima busta paga, il proprio documento d’identità ed il codice fiscale.
In alcuni casi possono essere richiesti documenti aggiuntivi, come utenze domestiche intestate o estratti conto bancari o garanzie aggiuntive, come la firma di un garante o il proprio TFR.
Prestiti personali online e veloci
Il personale delle Forze Armate può quindi richiedere prestiti personali agevolati, sia finalizzati che non, per l’acquisto dell’auto, le ristrutturazioni edilizie, l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, il consolidamento debiti o l’ottenimento di liquidità. Rivolgendosi presso banche e finanziarie convenzionate è possibile ottenere minori costi fissi, come l’istruttoria, l’incasso delle rate o la gestione del prestito per dipendenti dell’esercito e tassi d’interesse nominali più vantaggiosi.
Solitamente è possibile richiedere fino a 60-70.000€, rimborsabili da 12 a 120 mesi a tasso fisso, senza la necessità di sottoscrivere assicurazioni sul prestito.
Cessione del quinto Forze Armate
In caso invece di problemi con i pagamenti come pignoramenti, protesti o segnalazioni come cattivi pagatori, è possibile comunque ottenere un prestito tramite la cessione del quinto. Si tratta di un prestito personale non finalizzato, vincolato alla cessione della quota cedibile fino ad un massimo del 20% dello stipendio netto mensile.
In questo caso il pagamento delle rate avviene da parte del proprio datore di lavoro, tramite trattenuta diretta sullo stipendio. Gli importi richiedibili sono vincolati alla quota cedibile, per una durata massima del prestito che non può superare i 120 mesi, a tasso fisso ed agevolato per il personale delle Forze Armate.
Inoltre è necessario sottoscrivere una polizza assicurativa obbligatoria sulla vita e contro la perdita del lavoro, il cui costo viene compreso all’interno delle rate mensili. In caso di estinzione anticipata è necessario pagare una commissione dell’1% dell’importo rimanente. Per richiedere la cessione del quinto bastano l’ultima busta paga, il documento d’identità ed il codice fiscale.
Prestiti Inpdap per militari
Tutto il personale delle Forze Armate può in alternativa richiedere prestiti agevolati direttamente presso l’Inps, sia piccoli prestiti che prestiti pluriennali, tutti vincolati alla cessione del quinto.
Si possono richiedere anche se protestati o pignorati, basta essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie, anche con contratto a tempo determinato purché di almeno 36 mesi e vincolando il proprio TFR a garanzia del prestito. Le domande devono essere effettuate tramite la propria Amministrazione d’appartenenza, e devono pervenire all’Inps esclusivamente per via telematica.
Piccoli prestiti Inpdap
Con i piccoli prestiti si possono richiedere fino ad 8 mensilità rimborsabili da 12 a 48 mesi, con un tasso fisso del 4,25%, più uno 0,5% per le spese d’amministrazione dell’Inps ed un’aliquota per il Fondo Rischi fino ad un massimo dell’1,20%. I piccoli prestiti Inpdap non necessitano di motivazione e possono essere rinnovati trascorsa la metà del tempo di rimborso del prestito.
Prestiti pluriennali diretti Inpdap per dipendenti delle Forze Armate
Per richiedere un prestito pluriennale diretto invece bisogna fornire una motivazione scritta e documentata, per ragioni di carattere familiare o personale o per l’acquisto della prima casa. Inoltre bisogna essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni sociali e creditizie ed avere un’anzianità di servizio di almeno 4 anni.
Le durate possono essere di 60 o 120 mesi, mentre il TAN è del 3,5% più uno 0,5% per le spese d’amministrazione dell’Inps ed un’aliquota variabile per il Fondo Rischi, dallo 0,96% al 2,20% a seconda della durata del prestito e dell’età del richiedente.
I prestiti pluriennali diretti possono essere rinnovati trascorsi due anni per quelli a 60 mesi e 4 per quelli a 120 mesi.
Prestiti pluriennali garantiti Inpdap
Il personale delle Forze Armate può infine richiedere prestiti pluriennali fino a 120 mesi con la cessione del quinto, direttamente presso le banche e le finanziarie convenzionate con l’Inps. In questo caso il TAN è quello applicato dagli istituti, al quale bisogna aggiungere uno 0,5% per le spese d’amministrazione ed un contributo per il Fondo Rischi, dell’1,5% per i prestiti a 60 mesi e del 3% per quelli a 120 mesi.
In questo caso l’Inps fornisce una garanzia contro la morte, la riduzione dello stipendio o la cessazione dal servizio senza aver maturato il diritto alla pensione.
Il personale delle Forze Armate sia civile che militare può accedere a molte tipologie di prestito a condizioni agevolate, a seconda delle proprie esigenze. In assenza di segnalazioni ai Crif si possono richiedere prestiti personali finalizzati e non, mentre con protesti o pignoramenti si può optare per la cessione del quinto.
In questo caso bisogna rivolgersi direttamente alla propria Amministrazione di competenza, per l’autorizzazione alla cessione della quota cedibile fino ad un massimo del 20% dello stipendio netto mensile. Infine si possono richiedere direttamente presso l’Inps sia piccoli prestiti che prestiti pluriennali, concessi a condizioni agevolate e tassi d’interesse inferiori alle medie di mercato.
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