Come funziona il prestito vitalizio ipotecario?

prestito ipotecarioIl prestito vitalizio ipotecario è un particolare finanziamento ancora poco utilizzato in Italia. Si tratta di un prodotto molto interessante che consente agli anziani di poter ottenere un prestito in funzione del valore del proprio immobile.

In questo modo le persone anziane possono avere la liquidità necessaria ad affrontare le proprie spese e lasciare agli eredi la possibilità di poter saldare il prestito e acquisire la titolarità dell’immobile, oppure venderlo e saldare il prestito alla banca.

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Ma come funzione esattamente questo finanziamento e cosa comporta? Cerchiamo di capirci qualcosa in più analizzandone ogni sfaccettatura.

Come funziona questo prestito

Come abbiamo già detto all’inizio questo finanziamento permette alle persone anziane di poter valorizzare il proprio immobile ottenendo la liquidità necessaria a portare aventi i propri progetti senza dover pagare una rata mensile. Questo prestito è riservato alle persone che hanno compiuto almeno 65 anni di età e permette di ottenere una somma di denaro che varia in funzione del valore del proprio immobile. Uno dei requisiti fondamentali, infatti, è quello di possedere un immobile che abbia un valore di mercato interessante per l’istituto di credito.

Per semplificare possiamo dire che la persona che richiede il prestito vitalizio ipotecario da in garanzia la propria casa. Una volta ottenuta la somma richiesta non viene pagata alcuna rata mensile di rimborso. Alla morte del richiedente i propri eredi possono scegliere se saldare il finanziamento, vendere l’immobile e saldare la banca o lasciare l’immobile alla banca.

Il prestito vitalizio conviene?

Calcolando che con l’attuale normativa si può ottenere una cifra variabile tra il 20 e il 50% del valore del proprio immobile è dubbia la convenienza di questo prodotto rispetto ad altre soluzioni.

Molto dipende però dal momento preciso in cui si vuole effettuare questa operazione. Se si tratta di un momento in cui il mercato immobiliare non è molto alto il prestito vitalizio ipotecario può essere una soluzione conveniente. In un momento in cui il proprio immobile non vale molto si può ottenere la somma necessaria dalla banca e lasciare che gli eredi vendano la casa successivamente (quando presumibilmente l’immobile varrà di più) per saldare il dovuto alla banca.

Sul web si trovano pareri contrastanti su questa tipologia di finanziamento che in molti tendono a ritenere un favore alle banche. Noi, invece, consigliamo di fare uno sforzo in più e invitiamo i nostri lettori a ragionare analizzando il proprio caso specifico.

Nessuno può dire che il prestito ipotecario vitalizio sia un finanziamento conveniente per tutti. Nel complesso riteniamo che questo finanziamento possa, in alcuni casi specifici, essere una buona soluzione. Qui di seguito vi proponiamo un video di qualche mese fa che riassume le novità introdotte dal governo in materia di prestiti ipotecari vitalizi.

Quali sono le banche aderenti?

A questo punto non ci resta che capire quali sono le banche che aderiscono a questa tipologia di finanziamento e come possiamo provare a richiederne uno. Tra tutte non possiamo che segnalare la proposta di Unicredit e quella, speculare, di Intesa Sanpaolo. Entrambi gli istituti di credito,infatti, permettono di accedere a questa particolare forma di finanziamento rendendo, di fatto, la possibilità di trasformare il proprio immobile in contanti da poter utilizzare per far fronte alle proprie spese.

Se questo del prestito ipotecario sia un bene o un male non spetta a noi dirlo, visto che qui ci limitiamo ad esporre le varie tipologie di finanziamento dando consigli e suggerimenti su come poterne ottenere uno. Quello che ci sentiamo di dire è di prendere sempre la decisione in maniera ponderata cercando di valutare la scelta in funzione delle proprie esigenze.

Le novità 2017

Dopo il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 dicembre 2015, n. 226, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 38 del 16 febbraio 2016, in attuazione dell’articolo 1, legge 2 aprile 2015, n. 44 stabilisce delle interessanti novità che sono state introdotte proprio per cercare di dare una nuova spinta a questa forma di finanziamento. Cerchiamo di spiegarne, brevemente, alcune caratteristiche principali.

Come abbiamo detto il prestito vitalizio ipotecario è un finanziamento che ha le sue origini nel mondo anglosassone (il cosidetto reverse mortgage) e può essere richiesto da chi abbia compiuto 60 anni di età purchè abbia la possibilità di far iscrivere un’ipoteca su un immobile. Una delle più importanti criticità di questa forma di finanziamento è quella dovuta all’aumento considerevole degli interessi che, come sempre avviene, subiscono una capitalizzazione annua.

Qualora il richiedente abbia una lunga aspettativa di vita il computo finale degli interessi che andrà a gravare sugli eredi potrebbe arrivare, addirittura a superare il valore stesso dell’immobile. Inoltre, grazie al principio di  “decadenza dal beneficio del termine” l’istituto di credito può dichiarare il contratto risolto e pretendere la restituzione immediata di capitale e interessi. Insomma il prestito vitalizio ipotecario è sicuramente un prodotto estremamente interessante che può rappresentare, per molte persone, un valore aggiunto. Tuttavia è bene ponderarne pregi e difetti con molta attenzione per evitare di dar vita ad un debito verso la banca che possa mettere in difficoltà gli eredi.

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